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5 programmi tv italiani di qualità ma sospesi

Sono programmi chiusi, spostati, oppure terminati e mai rinnovati, bassi ascolti, censura o semplicemente "hanno fatto il loro tempo" tuttavia sono simboli di una qualità che è possibile anche sulla tv italiana, una qualità che magari si è spostata su canali minori, tematici ma che difficilmente troviamo sui sette canali più famosi e quelli più visti.
La nostra personale classifica dei cinque format che, a nostro avviso, rendevano la TV un posto migliore, più libero e acculturato, e non importa se l'idea non era italiana, sono format che sono stati dimenticati in funzione di qualcosa di più altisonante ma meno utile.
{Passepartout – 2001/2011} Raitre ha ospitato Philippe Daverio e la sua parlantina per oltre dieci anni, poi tutto è sfumato. Qualche replica su Rai5 e un tentativo con Emporio Daverio non sono bastati, il suo particolarissimo modo espositivo divulgava l'arte e l'architettura della quale, teoricamente, dovremmo essere affamati. Sospeso ma mai dimenticato.
{Evoluti per Caso 2007} Costola di Turisti per Caso e Velisti per caso (entrambi programmi sospesi) ci ha regalato alti momenti di divulgazione in particolare riguardo il Viaggio di Darwin, divulgazione leggera forse ma abbastanza passionale da incuriosire e motivare anche lo spettatore più pigro. Syusy Blady e Patrizio Roversi ci hanno mostrato il mondo migliorando il panorama televisivo per anni. Il format ha vinto il prestigioso Premio Capo d'Orlando come miglior attività di divulgazione scientifica televisiva dell’anno, c'era l'idea di nuovi viaggi ma nulla è stato fatto.
{MTV Trip 2000/2002} Le leggende narrano che una volta MTV (Music TeleVision) trasmettesse musica e programmi interessanti inerenti alla cultura giovanile pop, MTV Trip con Luca e Paolo faceva parte di questa era geologica mai veramente perduta. Luca e Paolo, a bordo di un carro funebre, giravano l'Europa tra gag e sketch per mostrarci una generazione che non aveva molto spazio in tv.
{Decameron 2007} Daniele Luttazzi è stata la vittima preferita della censura italiana, catene che ancora adesso lo tengono fermo. Decameron (ma anche Satyricon) facevano la differenza in un panorama televisivo di contenuti vessati alla maggioranza al potere, uno spiraglio di luce satirica tra le marchette e le strette di mano farcite. Interrotto alla quinta puntata su dieci, molti hanno lottato per riportarlo in TV per mostrare al pubblico che si poteva dire quello che si vuole, in qualsiasi modo ma a nulla è servito, nemmeno "rai per una notte". Un Format in stile americano che, evidentemente, non ci meritiamo.
{Milano/Roma 1998/2000} Da un'idea francese questo format metteva in macchina due personaggi di rilievo e li faceva confrontare in un road-Trip di qualche ora, nessuna domanda, nessun presentatore, solo un viaggio. Geniale sia dal punto espositivo che produttivo. Non tutti i Reality sono il male, la soluzione registica è solo un metodo narrativo e può essere utilizzato anche per divulgare contenuti al di là di gente che dorme su un divano e fa sesso. Memorabile la puntata con Bisio e Abantatuono e il nobel per Dario Fo ricevuto "in diretta". Forse la mancanza di personaggi interessanti o di vip che potrebbero mettersi in gioco ha inciso molto sulla non riapertura di questo interessante programma.

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Commenti

  1. V’era un tempo in cui cinema e televisione italiana erano degni di questi nomi oggi c’è il Grande Fratello… (che prendo a riferimento per indicare tutta la categoria nulla contro il GF in se, cito il sargente Hartman qui vige l’uguaglianza fan tutti cagare allo stesso modo xd)

  2. Erano bei programmi che seguivo,adoravo in particolar modo i viaggi di “Turisti per caso”,la Blady e Roversi mi divertivano tanto,come tanto ho amato un’altro programma analogo di viaggi in giro per il mondo,”Overland”,trasmesso a tarda notte.
    Mi mancano tanto questi programmi. Mi manca la TV di una volta con programmi come: Bim Bum Bam,Passepartout,il carosello,il Maurizio Costanzo Show,ecc ecc…

  3. L’unico su cui non sono proprio d’accordo è Luttazzi. Da quel che ricordo, ostracismo a parte, era un feroce plagiatore delle battute dei talk show americani. A me piaceva molto, prima di scoprire che molto di quello che diceva non era farina del suo sacco.

  4. Marco, quella del “plagiatore di battute” fu uno dei temi della campagna d’assalto contro luttazzi, che stava piu scomodo di un porcospino nelle mutande. Aveva riadattato battute di suoi analoghi americani? certo. Ed allora? la gran parte del materiale comico satirico che troviamo in giro lo è, tanto quanto le nostre barzellette sui carabinieri sono spesso le stesse che gli americani raccontano sui polacchi e gli inglesi sugli irlandesi… La battuta, come la citazione, va prima di tutto conosciuta, poi capita e poi bisogna avere l’intelligenza di adattarla ad un contesto appropriato. Ed anche in quei casi lo faceva ottimamente. Farina del suo sacco o meno, era ed è un grande comico satirico, sottile ed intelligente. E’ una perdita per la tv in tutti i casi. Anche perchè chiunque altro in TV non fa altro che citare e dire ciò che è comodo ad altri. Che è molto peggio che sentire una battua riadattata (ps. ad esempio praticamente tutti i comici hanno degtli autori e le battute sono in minima aprte farina del loro sacco, vedi Gino&Michele che scrivono per una valanga di famosi comici)

  5. Concordo con Marco, non sono d’accordo con Luttazzi, non mi pare che “molti hanno lottato per riportarlo in TV” e dopo lo scandalo delle battute rubate, non c’è neppure più stato uno spettacolo in teatro.
    Satyricon era più divertente (Decameron era oggettivamente noioso e con le risate registrate tipo Striscia), ma obiettivamente a Luttazzi mancavano i tempi televisivi. Altri comici, meno dotati “di lui” (o di Bill Hicks, fate voi), hanno un maggiore talento.
    (tipo, al posto di Decameron io metterei G’Day, con Geppi e Bordone)

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