I problemi all’interno della Zecca si susseguono. Per un altro errore, da un cellulare sequestrato viene scattata una foto che finisce nelle mani della polizia che riconosce il volto di Rio, il cui nome è Anibal Cortes. Poco dopo, Mosca si sente male e suo figlio Denver decide che è il caso di fargli prendere un po’ d’aria. Così obbliga un gruppo di ostaggi a salire sul tetto, tutti mascherati allo stesso modo, per far respirare il padre. Questo, tuttavia, genera un attacco da parte della polizia, causato anche dall’ira di Arturo per l’uccisione di Monica: la polizia spara e colpisce uno di loro, che è proprio il direttore della Zecca.
La ferita di Arturo dà alla polizia l’occasione di entrare nell’edificio: i sequestratori, infatti, chiedono l’ingresso di alcuni medici per medicare la ferita di arma da fuoco. Sono in tre ad entrare, ma tra loro c’è un infiltrato: il viceispettore Rubio. Il Professore riesce però a riconoscerlo, così avverte Berlino. Il gruppo, con una scusa, prende gli occhiali di Rubio e istallano all’interno una cimice. D’ora in avanti il Professore sentirà tutto ciò che verrà detto dalla polizia. Intanto Denver, con l’aiuto di Nairobi e Mosca (che hanno scoperto tutto), cura Monica che continua a rimanere nascosta nel caveau.
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