Intrattenimento

Giganti: tra leggende e fumetto

Dopo la recensione del bellissimo primo numero de “L’Attacco dei Giganti” (scommettiamo che chiunque abbia finito di leggere il primo numero stia in questo momento contando i giorni, minuti e secondi che lo separano dall’uscita del secondo numero), ecco a voi uno speciale dedicato alla figura di queste terribili creature antiche quanto la storia dell’uomo. Infatti i giganti sono uno dei mostri mitologici che ritroviamo in quasi ogni mito esistente nel mondo: vengono addirittura citati nella Bibbia col nome di Nephilim, termine spesso tradotto come giganti o titani. Riportiamo il passo che li cita “C'erano sulla terra i Giganti (Nephilim) a quei tempi – e anche dopo – quando i figli di Dio si univano alle figlie degli uomini e queste partorivano loro dei figli: sono questi gli eroi dell'antichità, uomini famosi”. Secondo alcuni vangeli apocrifi queste enormi creature erano figli dell’unione proibita fra angeli e uomini, e fu anche la loro presenza la causa scatenante del diluvio universale.

I giganti più famosi per la nostra cultura mediterranea sono sicuramente quelli dei miti greci e romani. Fra i tanti miti riguardanti queste creature di sicuro la più importante è quella della Gigantomachia: la tremenda guerra combattuta fra gli dèi dell’Olimpo e i Giganti. Questi esseri mitici erano stati partoriti da Gea, la madre Terra,  per vendicare i suoi altri figli, i Titani rinchiusi nel Tartaro da Zeus. I Giganti potevano morire soltanto se colpiti contemporaneamente da un mortale e da un dio, oppure alcuni di loro erano immortali solo finché poggiavano i piedi nella loro terra natia. In aiuto degli dèi olimpici vi era Ercole, il più forte fra i mortali e figlio di Zeus. La battaglia descritta nel mito ha ben poco da invidiare a un qualsiasi manga o comics d’azione. Vediamo infatti azioni combinate di Zeus ed Ercole che insieme fanno fuori diversi nemici a colpi di fulmine e clava, oppure arriviamo ad azioni talmente esagerate che sembrano uscite da un Gurren Lagan, come quando Atena per sconfiggere Encelado, uno dei Giganti, gli scaglia contro un'enorme pietra che lo seppellisce (pietra che diventerà la Sicilia!). Insomma, gli scontri uno contro uno ci sono già in partenza e i colpi speciali si sprecano. Poteva il buon Kurumada, padre dei Cavalieri dello Zodiaco, ignorare questo mito? Ovviamente no, e infatti nasce nel 2002 in Giappone un romanzo chiamato Saint Seiya Gigantomachia (portato anche in Italia da Kappa Edizioni nel 2008), scritto da Tatsuya Hamazaki e supervisionato da Kurumada, che racconta il mito nella maniera classica dei cavalieri. Quindi i Giganti sono tutti armaturizzati, con armature chiamate “Adamas” composte da pietre preziose. La storia di questo romanzo parla di una Saint di Atena, Yuri della costellazione del Sestante, rapita dai Giganti che vogliono sacrificarla per riportare in vita Tifone, il loro dio, sigillato ai tempi del mito sotto l’Etna. Molti dei nemici che i nostri cinque bronze saints affronteranno sono proprio nomi ripresi dalla storia originale della Gigantomachia, più altri personaggi appartenenti ad altri miti (fra cui lo stesso Tifone). Sappiamo che i cavalieri non si basano certo sulla coerenza, ma il bello è proprio il loro modo di reinterpretare la mitologia.

Troviamo altri riferimenti mitologici in un altro fumetto: Thor della Marvel. Qui, come tradizione della mitologia nordica vuole, abbiamo i giganti del gelo, abitanti nel regno di Jothuneim, uno dei nove mondi nella cosmologia Asgardiana. Nemici giurati degli dèi di Asgard, per millenni hanno combattuto una tremenda guerra. Il primo dei giganti era Ymir, basato sulla figura corrispondente nella mitologia norrena, considerato il primo degli esseri che generò tutte le altre razze. Nel fumetto Marvel invece è esistito prima di qualunque Asgardiano, poi fu sconfitto da Odino e imprigionato. Anche Loki, nemico giurato di Thor, ricordiamo essere in realtà figlio del re dei giganti del ghiaccio Laufey, che lo aveva ripudiato per la sua minuta statura rispetto agli standard della specie. Infine, secondo il Ragnarok, il mondo sarà bruciato dalla spada di fiamme del gigante del fuoco Surtr, che si risveglierà proprio per la battaglia finale.

Questi sono solo due degli esempi più famosi che troviamo nei fumetti, ma le storie sui giganti, così come i miti in generale, da secoli influenzano tutti i media di intrattenimento, continuando a reinventarsi ogni volta. Chissà quindi che “L’Attacco dei Giganti” non ci dia una nuova chiave di lettura su queste creature leggendarie nei numeri futuri.

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Un commento

  1. Allora Shiruz mi confermi che “L’Attacco dei Giganti” è un titolo che dovrei aggiungere alle mie spese?!

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